La rottura del legamento crociato è una lesione dolorosa e spesso invalidante che richiede un approccio completo per la riabilitazione.
In questo articolo, esploreremo i meccanismi di questa lesione, i dettagli del legamento crociato, e come la fisioterapia può giocare un ruolo fondamentale nel ripristino della funzione articolare.
Cos’è il crociato?
Il termine “crociato” è comunemente associato al “legamento crociato” all’interno dell’articolazione del ginocchio.
Nel contesto ortopedico, ci sono due legamenti crociati nel ginocchio: il legamento crociato anteriore (LCA) e il legamento crociato posteriore (LCP).
Il LCA è uno dei due principali legamenti crociati nel ginocchio e si trova al centro dell’articolazione.
La sua funzione principale è prevenire la tibia (osso della gamba) dallo scivolare in avanti rispetto al femore (osso della coscia) e fornire stabilità durante i movimenti.
La rottura del LCA è una lesione comune, spesso causata da movimenti bruschi, cambi di direzione improvvisi o traumi sportivi.
Gli atleti, in particolare quelli impegnati in sport ad alto impatto come il calcio e il basket, sono più suscettibili a questa lesione.
Il LCP è l’altro legamento crociato nel ginocchio ed è posizionato più posteriormente rispetto al LCA.
Contribuisce a prevenire lo scivolamento posteriore della tibia rispetto al femore.
Le lesioni del LCP sono meno comuni rispetto alle lesioni del LCA, ma possono verificarsi in seguito a traumi gravi.
Entrambi i legamenti crociati sono fondamentali per la stabilità del ginocchio e per garantire un corretto funzionamento durante le attività quotidiane e sportive.
La rottura di uno di questi legamenti può compromettere significativamente la stabilità del ginocchio e richiedere interventi come la chirurgia seguita da un processo di riabilitazione guidato da fisioterapisti per il recupero completo della funzionalità articolare.